Siporex o laterizi?
Nelle ristrutturazioni degli appartamenti spesso si rende necessaria la costruzione di tramezzi, pareti divisorie o cucine in muratura, per soddisfare le nuove esigenze del cliente. Tali strutture hanno diverse tipologie esecutive, a seconda del materiale utilizzato nella costruzione. Tra le tipologie più diffuse vanno considerate quelle che adottano blocchi di siporex, o le più tradizionali in laterizi forati. Decidere tra le diverse soluzioni non sempre risulta di facile scelta, ecco perché analizzeremo entrambi i sistemi costruttivi, sia punto di vista prestazionale e funzionale che economico.
Mentre il laterizio è un materiale da costruzione tradizionale, il siporex è un materiale relativamente nuovo, risale infatti agli inizi del ‘900. È composto da calcestruzzo cellulare areato, formato da cemento e sabbia silicea e fu inventato da alcuni ricercatori svedesi per conto di un’industria cementizia. Ciò che crearono fu un materiale dalle proprietà fisiche davvero singolari. Il siporex è molto leggero, discretamente isolante termicamente e acusticamente, ignifugo, e presenta una buona permeabilità al vapore. Quello però che lo caratterizza maggiormente è la facile lavorabilità, pari addirittura a quella del legno ma sicuramente con un costo ridotto. Nonostante tutti questi pregi dal punto di vista fisico, le sue applicazioni presentano numerosi limiti. Innanzitutto è un materiale molto friabile, motivo per cui mal si presta ad accogliere viti e tasselli, e non risulta quindi disponibile ad essere utilizzato come supporto per mensole, quadri, pensili della cucina, o apparecchiature elettroniche (condizionatori, televisori). Inoltre successivamente agli assestamenti naturali che avvengono nella struttura dell’appartamento, a seguito della costruzione di nuove tramezzature, si manifestano facilmente fastidiose lesioni, cavillature e fessurazioni, soprattutto in corrispondenza dei punti di giunzione. Per ovviare a questo antiestetico problema si fa ricorso all’uso di retini appositi da collocare al di sotto dell’intonaco, ma non sempre si ottengono gli effetti desiderasti.
Nel corso del tempo, poi, potrebbe sorgere l’esigenza di destinare quella parete ad un diverso uso, oppure di dover intervenire sull’impianto elettrico, come ad esempio spostare una presa o inserirne una nuova, creando una traccia nella parete. L’area trattata, nonostante venga ripristinata nel migliore dei modi, nel tempo manifesterà la tendenza a creare cavillature. Infine il posizionamento di grandi e pesanti arredi in adiacenza alla parete in siporex può accentuare il formarsi di lesione.
Inoltre c’e’ da tenere in considerazione che le tracce scavate in questo materiale per far posto alle tubazioni elettriche o idrauliche vengono poi abitualmente richiuse con una malta a base di cementoLe dilatazioni termiche dei due materiali sono profondamente diverse con la conseguenza di osservare nel tempo in corrispondenza delle suddette tracce per gli impianti la cavillatura della rasatura.
Tutte queste problematiche esposte con una parete in laterizio non si verificano. Questo perché una parete costruita con i classici laterizi forati, ha il pregio di resistere alle sollecitazione a cui viene sottoposta. Non essendo friabile, non crea problemi nel fissaggio di mobili pensili, mensole o televisori ancorati al muro. L’isolamento termico e acustico è pressoché pari a quella in realizzata siporex, ed è un materiale incombustibile, oltre ad avere un’eccellente durata nel tempo.
L’unico “svantaggio”, se così lo vogliamo definire, si presenta sul piano economico, in quanto una parete in laterizi ha un costo leggermente più elevato rispetto ad una in siporex, ma se si rapporta il costo dell’investimento iniziale con la durata nel tempo e la versatilità della struttura, risulta palese la convenienza del laterizio.
Covertec da sempre utilizza per la realizzazione delle tramezzature nei propri cantieri il laterizio opportunamente intonacato con malte premiscelate a base cemento.